L’agricoltura quantistica e l’agroecosistema
Alla luce delle conoscenze acquisite, si ritiene che l’agricoltura quantistica si sia sviluppata a fianco della medicina ponderale.
Il principio di base è quello che vede il passaggio dall’approccio chimico – basato sull’utilizzo continuativo di sostanze organiche e minerali che consentono all’agroecosistema un funzionamento su livelli oltre quelli raggiungibili in natura – all’approccio dinamico-energetico.
Quest’ultimo sfrutta l’apporto di varie forme di energia come – ad esempio – le onde elettromagnetiche e le interazioni energetiche della fisica quantistica.
L’agroecosistema – infatti – presenta non solo una rete di interazioni e processi biochimici dei diversi elementi biotici ed abiotici, ma anche una complessa rete di interazioni e flussi energetici di vario tipo.
E sono proprio loro, dunque, ad avere il compito di regolare ed indirizzare gli stessi processi biochimici.
Uno squilibrio a livello energetico è la prima causa dei problemi che – in seguito – si evidenziano a livello biochimico e fisico: basti riflettere proprio sul fatto che la vitalità di ogni organismo edafico si basa sui processi energetici.
L’agricoltura quantistica ha come obiettivo il riequilibrio – in primis – e lo stimolo – dopo – dei processi energetici regolatori dei flussi di energia e di materiali.
L’agricoltura quantistica supera – quindi – l’approccio chimico e propone una svolta dinamica-energetica che riequilibra l’agroecosistema.
Infine – oggi – abbiamo già a disposizione strumenti che si avvalgono dei processi fisici quantistici, con specifici protocolli applicativi per l’agricoltura.
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