La fisica quantistica applicata all’agricoltura
La fisica quantistica applicata all’agricoltura da qualche decennio regala importanti soddisfazioni perché, non essendo più relegata all’interno delle quattro mura di laboratori e centri di ricerca, è diventata fonte di interesse anche per molti non addetti ai lavori. Numerosi agricoltori, infatti, hanno scelto di applicare i principi dell’agricoltura quantistica alle proprie colture.
Ma cos’è effettivamente l’agricoltura quantistica?
L’agricoltura quantistica è sostanzialmente la fisica quantistica applicata all’agricoltura. Ovvero, si parte dal principio secondo il quale esiste un’interazione costante fra tutte le componenti di un sistema e che una mancanza di equilibrio di una sola parte possa comportare scompensi anche ad altri “organi”. Dunque il presupposto è che l’azienda agricola venga considerata come un organismo, dentro il quale esiste un terreno, delle coltivazioni, gli animali e perfino l’agricoltore. Tra ognuno di questi si crea un vero e proprio flusso costante di informazioni elettromagnetiche. Quelle che comunemente vengono chiamate “vibrazioni”. Affinché si possa riacquisire l’equilibrio complessivo, l’agricoltore è chiamato ad analizzare in modo scientifico quali siano le dissonanze e a riappropriarsi delle giuste frequenze.
Il primo step da seguire è dunque l’analisi del terreno per scoprire eventuali squilibri a livello energetico. Per farlo è possibile utilizzare Telos, uno speciale dispositivo tecnologico messo a punto proprio per questa finalità. Un dispositivo capace di analizzare le frequenze elettromagnetiche e le colture nella profondità delle loro strutture atomico-molecolari, individuando gli squilibri e pianificando terapie mirate che riducono concimi e farmaci, azzerando i pesticidi e detossificando il terreno.
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