Raccolti i primi girasoli prodotti da Agricoltura Quantistica: i dettagli del sistema “Telos”
Il 20 Agosto 2010, in Provincia di Pisa, sono stati raccolti i primi girasoli prodotti da Agricoltura Quantistica con il sistema “Telos”.
Questo tipo di coltivazione, naturale e senza utilizzo di sostanze chimiche, ha portato ad incrementare la produzione arrivando ad ottenere degli incredibili risultati non solo in termini di qualità, ma anche in termini di quantità.
Nel campo di girasoli trattato con Telos e quindi con agricoltura quantistica, la produzione è stata di 35 Q/Ha a fronte di una produzione media in Italia di 22 Q/Ha.
I terreni oggetto della semina dei girasoli, prima, sono stati analizzati frequenzialmente dal “Telos”, che, poi, ne ha riequilibrato la carica vitale, riportandola alla sua vibrazione armonica.
Successivamente, sono stati analizzati e riarmonizzati i semi dei girasoli, che subito dopo sono stati messi a dimora nei campi.
Nei mesi successivi, campi e piante hanno ricevuto altre due terapie frequenziali, che hanno contribuito al risultato citato.
Tutto ciò senza ricorrere a prodotti di sintesi.
“Quantico”: il primo vino prodotto da agricoltura quantistica, oltre 3000 bottiglie tra rosso e bianco
Il “Quantico” è il primo vino prodotto da Agricoltura Quantistica: un vino DOC realizzato a Linguaglossa, sulle pendici dell’Etna, frutto della vendemmia del 2009 e imbottigliato nel marzo 2010.
Il “Quantico” è stato realizzato utilizzando il sistema di Agricoltura Quantistica “Telos”.
Questo approccio è stato seguito sia nella coltivazione del vigneto che nella fase di vinificazione in cantina.
Il risultato è stato un vino totalmente naturale, senza aggiunta di solfiti o di altri prodotti chimici.
I vigneti sui quali è stato applicato il metodo quantistico “AgroQuantum” erano al terzo anno di impianto e hanno prodotto uva come se fossero stati già al quinto anno, con una qualità e quantità superiore alla media; il tutto senza l’utilizzo di prodotti di sintesi.
Il “Quantico” è stato presentato, in anteprima mondiale, nell’ottobre 2010, con una produzione di 2184 bottiglie di bianco.
Poco dopo è arrivato anche il Rosso DOC 2010. Un vino dal colore rosso rubino, con sentori di frutti di bosco e di viole, senza solfiti aggiunti. Ne sono state prodotte 1500 bottiglie.
Il “Quantico” è un vino molto apprezzato, realizzato naturalmente su terreni tornati in pieno vigore.
Inoltre, le vibrazioni che “quanticamente” emana aiutano ad armonizzare il corpo e lo spirito.
Dal Biologico al Biodinamico,
dall’Omeodinamico all’Agricoltura Quantistica
” il SALTO QUANTICO dell’alimentazione del futuro”.
L’agricoltura biologica: la differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale consiste
nel livello di energia ausiliaria introdotta nell’agrosistema. Nell’agricoltura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.), al contrario, l’agricoltura biologica, pur essendo in parte basata su energia ausiliare proveniente dall’industria estrattiva e meccanica, reimpiega la materia principalmente sotto forma organica.
Una dicitura sintetica più appropriata, sarebbe stata, probabilmente, “agricoltura organica” oppure “agricoltura ecologica”, così come è denominata in altre lingue (organic agricolture, ecologic agricolture), in quanto avrebbe messo maggiormente in evidenza i principali aspetti distintivi dell’agricoltura biologica, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno o l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.
Nella pratica biologica sono centrali soprattutto gli aspetti agronomici. La fertilità del terreno viene salvaguardata mediante l’utilizzo di fertilizzanti organici, la pratica delle rotazioni colturali e delle lavorazioni attente al mantenimento (o, possibilmente, al miglioramento) della struttura del suolo e della percentuale di sostanza organica. La lotta alle avversità delle piante è consentita solamente con preparati vegetali, minerali e animali che non siano di sintesi chimica (tranne alcuni prodotti
considerati “tradizionali”), nonché privilegiando la lotta biologica.
L’agricoltura biodinamica: fu Rudolf Stainer a dare le basi per la nascita dell’agricoltura biodinamica.
Egli nel corso di una serie di conferenze nel 1924 espose tre principi fondamentali di questo metodo di agricoltura:
1) la pianta è una immagine delle forze che agiscono nel cosmo;
2) concimare significa apportare vita al terreno;
3) l’azienda agricola deve essere concepita e condotta come un organismo vivente, in sè conchiuso.
Il primo principio sottolinea come il ciclo vitale della pianta sia in totale sinergia con le forze provenienti dal cosmo, che regolano i processi di vita delle stesse piante.
Il secondo principio ci porta a considerare che il concime non è solo veicolo di alimenti fisici nutritivi per le piante. Il terreno non è un mero supporto inerte per le loro radici. La terra possiede una propria vita che deve essere sostenuta, affinché le piante per la propria crescita non la esauriscano.
Il terzo principio enuncia che un’azienda agricola dovrebbe tendere all’equilibrio autosufficiente delle forze della vita.
L’agricoltura omeodinamica: ė un metodo di coltivazione utilizzato da centinaia di aziende sia in Italia che all’estero. Nasce dall’evoluzione dell’agricoltura biodinamica, che continua a costituire il fondamento.
Il metodo omeodinamico è nato per dare risposte alle numerose problematiche moderne, sicuramente più preoccupanti di quelle esistenti agli inizi del ‘900, nel quale visse Stainer.
Questo nuovo metodo ha lo scopo di fondere le conoscenze biodinamiche con quelle dell’omeopatia, che lo stesso Stainer ha definito la moderna alchimia. La pratica omeodinamica ha dimostrato infatti, in accordo con la visione omeopatica, che è possibile apportare alle piante ed ai terreni (agroambiente) le forze di cui necessitano, sotto forma di messaggi memorizzati e conservati nell’acqua.
Molto più avanzato rispetto al biologico ed allo stesso biodinamico, il metodo omeodinamico mette in relazione tutti gli elementi del creato (animali, vegetali, minerali), ricercando l’equilibrio tra di essi.
Nell’agricoltura omeodinamica, oltre alle tecniche impiegate nella biodinamica vengono utilizzati dei preparati omeodinamici, e cioè acque contenenti informazioni di tipo biologico, che coinvolgono nuovi processi vitali e le influenze cosmiche. È dato, quindi, per scontato che il metodo non prevede l’utilizzazione di nessuna sostanza chimica, rame e zolfo compresi, utilizzati nel biologico.
Gli interventi vengono effettuati con prodotti omeopatici, che vengono scelti per analogia, in base all’effetto svolto nell’uomo.
Le informazioni contenute in una determinata sostanza naturale vengono estratte mediante tintura e macerazione, trasmesse al DNA della pianta o alla vita del terreno, grazie alla sua componente acquosa. Considerato che l’acqua ė la base di ogni essere vivente, in virtù delle sue capacità di trasmettere informazioni, otteniamo la possibilità di stimolare adeguatamente tutte le forme di vita, i processi di trasformazione della sostanza organica, quelli delle varie fasi fenologiche della pianta, nonché la resistenza a tutti gli stress ambientali e climatici, oltre che ai campi elettromagnetici.
E’ notorio che le piante esprimono solo il 30-40% del proprio patrimonio genetico (DNA) e che la rimanente parte, anche se presente, si trovi in uno stato latente, e quindi non si esprime.
Alla luce di quanto detto, si può ipotizzare che il mondo vegetale possa esprimere enormi capacità, E’ possibile, infatti, eliminare i fenomeni che ne limitano la produzione, potenziare il valore nutrizionale degli alimenti, così migliorandone notevolmente la qualità.
L’agricoltura omeodinamica si pone come un metodo assolutamente eco-compatibile, basti pensare che sono sufficienti 10 ml di rimedio omeopatico, diluiti in 40/70 litri di acqua per ettaro di terreno, che vengono irrorati.
Vengono, quindi, utilizzati prodotti contenenti solo ingredienti naturali, che non creano problemi di smaltimento e che vengono spruzzati in quantità minima.
Ciò che conta ė dare il messaggio e lasciare agire madre natura, attraverso le sue forze.
Fin qui l’agricoltura omeodinamica.
Agricoltura quantistica: ovvero – agricoltura omeodinamica frequenziale –
Il concetto è quello di mettere in sinergia le diverse componenti del sistema produttivo aziendale: agricoltore, terreno, piante ed animali.
È un nuovo metodo di fare agricoltura che considera l’azienda agraria come un organismo e propone di riequilibrare i suoi vari componenti a livello bioenergetico, con l’obiettivo di ottenere una serie di vantaggi, rappresentati dal rispetto della vita in tutte le sue infinite forme.
Comunicazione (flusso energetico) fra tutte le componenti dell’azienda, come base per ottenere ottimi risultati; vibrazioni che portano salute, fertilità, biodiversità e vitalità; riequilibrio e stimolo dei processi energetici.
In pratica, così come avviene in campo medico, con la fisica quantistica è possibile effettuare la diagnosi, individuare la cura e quindi intervenire per riportare piante, animali e terreno alle condizioni originarie di equilibrio.
Una volta ripristinato il proprio equilibrio energetico, gli stessi saranno in grado di riattivare i propri naturali meccanismi fisiologici di difesa, in modo bio-chimico.
Per la fisica quantistica la malattia (che si tratti di persone, terreno, animali o piante, non cambia) ė una perdita di informazione e distorsione di frequenza. La cura consiste nel trattare il soggetto con la frequenza simile, rimettere in risonanza il corpo disarmonico con la frequenza capace di ristabilire lo stato di salute originario e stimolare quella parte del DNA “latente” di cui si è detto prima.
I rimedi omeopatici, a differenza dell’agricoltura omeodinamica, anziché essere scelti per analogia in base all’effetto svolto nell’uomo, questa volta vengono testati dal sistema quantistico, per essere certi che siano armonici ed in risonanza con il soggetto trattato (frequenze simili), così da consentire il riequilibrio e la stimolazione dei processi energetici vitali, insomma, una sorta di “Omeopatia Elettronica Frequenziale”.
L’applicazione della fisica quantistica consente all’agricoltura di fare un salto di qualità, che possiamo definire “Salto Quantico”, ponendo l’agricoltura quantistica all’avanguardia e assolutamente eco-compatibile.
Maggiormente attenta e sensibile nei confronti dei cicli naturali, rispettosa della natura e della salute dell’uomo, questa è l’Agricoltura Quantistica.
Il cibo, al pari del nostro corpo, è energia concentrata, ed esso ha un impatto notevole sull’organismo biochimico, biomeccanico e vibrazionale.
Tenendo conto che ogni cibo ha una suo “range” di frequenze, ecco che una dieta normalmente variata e “quantistica” dà al nostro corpo una continua armonizzazione frequenziale, rendendo superfluo l’utilizzo di farmaci chimici.
In conclusione il cibo diventa prodotto comunicativo, altamente risonante, ovvero rimedio omeopatico frequenziale risonante.
(Ippocrate: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”)